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Come Fare Pubblicità e Marketing e Dominare il Mercato

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Pubblicato 1 anno fa

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Caro Imprenditore in questo articolo vedremo come fare pubblicità e marketing per dominare il mercato. Siediti comodo che iniziamo.

Non c’è dubbio: la pubblicità è il vestito che indossiamo per presentarci al mondo e non possiamo permetterci di uscire di casa vestiti male!

La pubblicità ha un solo obiettivo: attirare l’attenzione dei potenziali clienti e convincerli a dare un’occhiata al nostro prodotto o servizio. In altre parole, la pubblicità è come un biglietto da visita per il nostro brand, un’occasione per creare consapevolezza e costruire una reputazione solida nel mercato. E non c’è modo di fallire: dobbiamo essere i migliori in questa sfida, perché solo così possiamo emergere e conquistare il pubblico che ci interessa, a maggior ragione in una società di libero mercato come la nostra!

Il punto fondamentale per affrontare il come fare pubblicità è sicuramente quello dei canali.

È come se avessimo un armadio pieno di vestiti da scegliere per la nostra presentazione.

Ci sono diversi canali pubblicitari disponibili per le aziende per promuovere i propri prodotti o servizi. Tra i canali pubblicitari tradizionali ci sono la televisione, la radio, i giornali, le riviste e i volantini. Questi canali pubblicitari sono stati utilizzati per decenni, ma negli ultimi anni ci sono stati grandi cambiamenti nel modo in cui le aziende fanno pubblicità.

Con l’avvento di Internet e dei social media, i canali pubblicitari digitali sono diventati sempre più importanti. La pubblicità online può essere effettuata attraverso banner pubblicitari, annunci su motori di ricerca, email marketing e social media advertising. I canali pubblicitari digitali consentono alle aziende di raggiungere un pubblico più ampio e di raggiungerlo in modo più mirato e personalizzato.

In particolare, uno dei canali pubblicitari digitali più importanti è l’ advertising su Facebook o Meta in generale. Grazie alla sua enorme portata e alla capacità di raggiungere un pubblico altamente mirato, Facebook è diventato uno dei canali pubblicitari più efficaci per le aziende. Se vuoi approfondire l’argomento, ti consiglio di dare un’occhiata a questo articolo su “Advertising su Facebook: un vantaggio da non sottovalutare”.

Tuttavia, non tutti i canali pubblicitari sono adatti a tutte le aziende: ogni opzione ha i suoi pro e contro, quindi la scelta dipenderà dal pubblico che vogliamo raggiungere e dagli obiettivi che vogliamo raggiungere con la pubblicità e dipende anche dalla natura del prodotto o del servizio che l’azienda vuole promuovere.

Ad esempio, la pubblicità televisiva può essere costosa come un abito di alta moda, ma offre una grande visibilità, mentre la pubblicità sui social media è più accessibile e ci permette di raggiungere un pubblico molto specifico.

In ogni caso, una campagna pubblicitaria di successo richiede una pianificazione attenta e un’analisi accurata del pubblico di riferimento. L’obiettivo è quello di creare messaggi pubblicitari che siano rilevanti e interessanti per il pubblico di riferimento e che li convinca a prendere un’azione specifica, come acquistare un prodotto o visitare un sito web.

La pubblicità è uno strumento fondamentale per la promozione di prodotti e servizi e ci sono molti canali pubblicitari disponibili, sia tradizionali che digitali, quindi la cosa più importante, oltre a scegliere quelli più adatti al proprio prodotto e al proprio pubblico di riferimento, è fare una pianificazione attenta e una creatività adeguata. Una campagna pubblicitaria è ciò che ti serve per aumentare la consapevolezza del marchio e aumentare le vendite.

Esploriamo tutti i punti uno per volta.

Dal 2011 infatti, con l’agenzia Brand Diretto – Piani di Web Marketing Operativo per PMI, ci occupiamo proprio di come fare pubblicità e di come fare in modo che questa abbia un impatto positivo nell’ecosistema aziendale del cliente.

Come fare pubblicità come un vero guerriero: scegliere il canale giusto per vincere la battaglia di marketing!

Scegliere il canale pubblicitario giusto non è solo una questione di preferenze, ma è una battaglia vera e propria per ogni azienda che vuole promuovere i propri prodotti o servizi con successo.

I canali infatti sono strettamente legati al messaggio e possono modificarne la natura. In altre parole, lo stesso messaggio detto in TV è diverso dallo stesso messaggio veicolato su internet o su un cartellone pubblicitario. Sembra assurdo ma è così.

Tuttavia il problema è che i canali si saturano e in fretta. I tuoi competitor sono dietro l’angolo e non aspettano altro che di sfruttare un nuovo canale.

Quindi come fare a scegliere il canale più adatto alle proprie esigenze? In questo paragrafo, ti guiderò alla scoperta dei fattori da considerare per scegliere il canale pubblicitario giusto e ti aiuterò a vincere questa guerra contro la concorrenza!

La pubblicità è uno strumento fondamentale per ogni azienda che vuole promuovere i propri prodotti o servizi con successo. Se volete scoprire “a cosa serve la pubblicità” e come può aiutare la vostra attività, vi consiglio di leggere l’articolo di approfondimento, dove potrete leggere del ruolo della pubblicità nella costruzione del brand e nella generazione di vendite, tema che non tratterò in questo articolo.

La scelta del canale giusto – scelta che può prevedere anche l’adozione di più canali contemporaneamente – dovrebbe essere fatta tenendo in mente questi fattori:

  • Il primo fattore da considerare è il budget a disposizione. Lo approfondiremo in un paragrafo successivo tuttavia vale la pena trattarlo adesso brevemente e in maniera intuitiva rispetto al tema del canale pubblicitario: Alcuni canali pubblicitari, come la TV o le riviste di settore, possono essere molto costosi. Se il budget è limitato, potrebbe essere più conveniente optare per i canali pubblicitari digitali, come la pubblicità su Facebook o Google. Questi canali sono spesso più accessibili e consentono di raggiungere un pubblico più mirato. Questa precisazione può sembrare intuitiva ma è bene farla perché spesso l’imprenditore non si rende conto dei limiti del budget e si ritrova a spendere molto sul canale piuttosto che sulla qualità del messaggio.
  • Il secondo fattore da considerare è il pubblico target. È importante scegliere un canale pubblicitario che raggiunga il pubblico di riferimento. Ogni canale ha per linee generali un suo pubblico. Ad esempio, se il pubblico target sono i giovani, la pubblicità sui social media potrebbe essere più efficace rispetto alla pubblicità in TV. Se il pubblico target sono gli anziani, la pubblicità su un giornale potrebbe funzionare meglio. Ovviamente queste argomentazioni vanno considerate da un punto di vista macroeconomico e strategico del piano marketing e non sono per forza e sempre necessariamente valide. Quindi potresti trovare anche persone più anziane sui social e giovani in TV.
  • Il terzo fattore da considerare sono gli obiettivi di marketing. Quali sono gli obiettivi che vuoi raggiungere con la tua campagna pubblicitaria? Vuoi aumentare le vendite? Vuoi aumentare la consapevolezza del marchio? Vuoi generare lead? A seconda degli obiettivi di marketing, potrebbe essere più adatto un canale pubblicitario rispetto a un altro. Ad esempio, se l’obiettivo è aumentare le vendite, la pubblicità su Google potrebbe funzionare meglio rispetto alla pubblicità in TV. Parliamo in questo caso di conversioni vere e proprie e di piani di misurazione, uno strumento di lavoro che rende il marketing diverso dalla semplice comunicazione.

Scegliere il canale pubblicitario giusto è una vera e propria battaglia per ogni azienda che vuole raggiungere il successo nel mercato. Se vuoi trovare il coraggio nel fare la scelta del canale devi sapere che in Italia ci sono numerose aziende che hanno combattuto e vinto questa guerra, utilizzando con successo diversi canali pubblicitari.

  • Esselunga, la catena di supermercati, ha sfoderato il suo lato più coraggioso e ha conquistato il grande pubblico con la pubblicità in TV, aumentando la visibilità del brand e la consapevolezza del marchio.
  • Calzedonia, l’azienda di moda, ha dimostrato di essere un vero combattente sui canali social, utilizzando Facebook e Instagram per raggiungere un pubblico giovane e attento alle tendenze.
  • Alitalia, la compagnia aerea, ha invece mostrato la sua abilità di guerriero digitale con la pubblicità sui motori di ricerca, attirando un pubblico altamente mirato e aumentando le prenotazioni online.

Ma la battaglia non è ancora vinta! Ogni azienda deve scegliere il proprio canale pubblicitario in base alle proprie esigenze, dal budget a disposizione agli obiettivi di marketing, e utilizzare le strategie dei propri concorrenti come fonte di ispirazione per creare la propria strategia vincente.

Noi in Brand Diretto abbiamo scelto Google per esempio per intercettare il nostro pubblico come puoi vedere dall’immagine qui sotto.

Questa è una delle tante nostre sponsorizzate su Google su specifiche parole chiave.

Tu quale canale sceglierai?

Ma andiamo in profondità nel nostro discorso su come fare pubblicità e parliamo adesso del pubblico target

Catturare il tuo pubblico: come fare pubblicità definendo il target di riferimento

Se vuoi vincere la guerra del marketing e della pubblicità, non puoi ignorare l’importanza della definizione del pubblico target. Non avere una chiara comprensione del pubblico a cui vuoi rivolgerti renderà impossibile creare un messaggio pubblicitario personalizzato e coinvolgente che spinga i potenziali clienti ad acquistare i tuoi prodotti o servizi. Definire il pubblico target è un passo fondamentale verso la creazione di una campagna pubblicitaria di successo, quindi non sottovalutarlo!

Definire il pubblico target è solo uno dei tanti aspetti da considerare quando si crea una campagna pubblicitaria. Per comprendere appieno il processo di creazione di una campagna pubblicitaria efficace, è scontata la conoscenza della differenza tra pubblicità e marketing. In questo articolo sulla differenza tra pubblicità e marketing, scoprirai come questi due concetti sono correlati ma diversi, e come entrambi svolgono un ruolo cruciale nella promozione di un’azienda. Con una conoscenza approfondita di questi concetti, sarai in grado di creare una strategia pubblicitaria vincente che raggiunga il tuo pubblico target in modo mirato ed efficace.

Torniamo al tema di questa parte dell’articolo: come identificare il pubblico target ideale per la propria attività?

Innanzitutto, è importante analizzare i propri prodotti o servizi e capire quale sia il target di riferimento.

Ad esempio, se si vendono prodotti per la cura dei capelli, il pubblico target potrebbe essere costituito principalmente da donne tra i 20 e i 50 anni (variabile demografica).

Solo dopo aver identificato il pubblico target, è possibile sviluppare un messaggio pubblicitario personalizzato che sia in grado di catturare l’attenzione e di raggiungere il pubblico desiderato.

Ad esempio, se si vuole raggiungere il pubblico femminile sopra citato, il messaggio pubblicitario potrebbe concentrarsi sui vantaggi specifici che il prodotto per la cura dei capelli può offrire alle donne di diverse età.

La segmentazione del mercato è un altro aspetto fondamentale nella definizione del pubblico target.

La segmentazione del mercato consiste nel suddividere il mercato in gruppi omogenei di consumatori in base a vari fattori, come ad esempio l’età (demografia sopra citata), il sesso, la posizione geografica, il reddito, le abitudini d’acquisto, le preferenze e così via.

Ad esempio, un’azienda che vende prodotti per la cura del viso potrebbe segmentare il mercato in base all’età dei consumatori: prodotti per la cura della pelle per le donne sopra i 50 anni, prodotti per la cura della pelle per le donne tra i 30 e i 50 anni e prodotti per la cura della pelle per le donne sotto i 30 anni.

È stupefacente per me, tutte le volte, fare queste domande all’imprenditore e verificare che non sa rispondere. La cosa peggiore è che l’imprenditore medio vede queste domande come delle accuse e reagisce male quasi prendendosela con l’agenzia. L’imprenditore medio purtroppo non ha tempo per ragionare lucidamente su queste cose e, se particolarmente sotto pressione, rischia di bloccare se stesso e i suoi collaboratori. Se sei un imprenditore di questo tipo posso consigliarti di fermare temporaneamente i tuoi investimenti pubblicitari e di marketing, fermati a fare chiarezza ed ordine nelle tue attività e, solo quando sarai lucido, riflettere su questi punti.

Continuiamo: la segmentazione permette anche di creare messaggi pubblicitari personalizzati per ciascun gruppo di consumatori, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico altamente mirato e di massimizzare l’impatto della campagna pubblicitaria.

Altri esempi di segmentazione del mercato possono includere la suddivisione in base alla posizione geografica, ad esempio se si vogliono raggiungere solo i consumatori in una determinata area geografica, o la suddivisione in base alle abitudini d’acquisto, ad esempio se si vogliono raggiungere solo i consumatori che hanno già acquistato prodotti simili in passato.

Ti mostro un esempio di un nostro cliente che ha saputo correttamente sfruttare la conoscenza del suo pubblico di riferimento nel Napoletano, creando una sana segmentazione che ha portato solo pubblico alto spendente.

Tramite la citazione di Posillipo, il pubblico target ha saputo auto segmentarsi durante la sua esperienza con il contenuto pubblicitario.

Scegliere il pubblico target è una delle tante battaglie cruciali per il successo di ogni campagna pubblicitaria. Senza conoscere il pubblico che si vuole raggiungere, la pubblicità rischia di diventare solo un esercizio costoso e inutile. Ma con la segmentazione del mercato, è possibile suddividere il mercato in gruppi omogenei di consumatori e creare messaggi pubblicitari personalizzati per ciascun gruppo. Questo ti darà l’opportunità di creare un messaggio pubblicitario altamente mirato che raggiunge il pubblico desiderato e influenza positivamente le decisioni d’acquisto.

Passiamo alla prossima battaglia: il messaggio pubblicitario.

Crea un messaggio pubblicitario che spazza via la concorrenza: ecco come fare pubblicità con successo!

Se vuoi creare una campagna pubblicitaria di successo, la creazione di un messaggio pubblicitario efficace è probabilmente la tua arma più potente. Se il tuo messaggio non è in grado di catturare l’attenzione del pubblico e di spingerlo all’azione, allora la pubblicità diventa solo un costo inutile. In questa sezione ti mostrerò come creare un messaggio pubblicitario coinvolgente che non passerà inosservato. Ti guiderò passo dopo passo nella creazione di un messaggio pubblicitario efficace che porterà la tua campagna pubblicitaria al successo.

Il copywriting è l’arma segreta di ogni campagna pubblicitaria di successo. Senza un messaggio pubblicitario efficace e coinvolgente, la pubblicità rischia di passare inosservata e di non avere alcun impatto sul pubblico. Il copywriting è la tecnica che consente di scrivere messaggi pubblicitari che catturino l’attenzione del pubblico e lo spingano all’azione. Se vuoi imparare ad utilizzare questa arma potentissima, dai un’occhiata alla sezione di copywriting del nostro sito e scopri tutti i segreti per creare messaggi pubblicitari di successo. All’intero troverai molti approfondimenti su tante tematiche.

Vediamo adesso i fattori principali di un messaggio pubblicitario di successo. Puoi usare questi punti quasi come una checklist da tenere sotto mano ogni volta che stai creando un messaggio pubblicitario.

  1. Identifica il tuo obiettivo: Il primo passo per creare un messaggio pubblicitario efficace è capire quale obiettivo vuoi raggiungere. Vuoi aumentare le vendite di un prodotto specifico? Vuoi creare consapevolezza del tuo marchio? Vuoi generare interesse per un evento imminente? Una volta identificato il tuo obiettivo, potrai creare un messaggio pubblicitario mirato che lo raggiunga.
  2. Conosci il tuo pubblico target: Come discusso nella sezione precedente, è essenziale conoscere il pubblico target a cui ti rivolgi. Devi capire le loro esigenze, i loro desideri e le loro aspettative per creare un messaggio pubblicitario che li coinvolga e li spinga all’azione.
  3. Utilizza il copywriting efficace: La scrittura persuasiva, nota come copywriting, è un elemento chiave per creare un messaggio pubblicitario efficace. Utilizza parole che catturino l’attenzione del pubblico, creando una narrazione coinvolgente che li spinga all’azione. Ricorda, ogni parola conta! E ricorda che ti ho messo un link per approfondire questo argomento poco sopra.
  4. Includi un claim forte: Il claim, ovvero l’affermazione principale del messaggio pubblicitario, deve essere breve, semplice e memorabile. Deve catturare l’attenzione del pubblico e far capire subito di che cosa si tratta.
  5. Crea un corpo coinvolgente: Il corpo del messaggio pubblicitario deve essere in grado di coinvolgere il pubblico target e far emergere i vantaggi del prodotto o servizio che stai promuovendo. Utilizza elementi visivi, come immagini e video, per rendere il messaggio più coinvolgente.
  6. Includi una call to action: Infine, il messaggio pubblicitario deve includere una call to action chiara e diretta. Devi spingere il pubblico target all’azione, incoraggiandoli ad acquistare il prodotto o a visitare il sito web dell’azienda.

Ecco un esempio di messaggio pubblicitario efficace che ha portato tante vendite:

In questo esempio, il claim cattura l’attenzione del pubblico target, il corpo del messaggio pubblicitario presenta i vantaggi del prodotto, mentre la call to action spinge il pubblico ad acquistare il prodotto.

Vediamo adesso quanto budget dovresti spendere per la tua pubblicità

Non buttare via i tuoi soldi: come fare pubblicità con un budget realistico

Fissare un budget pubblicitario realistico è un passo fondamentale per qualsiasi campagna pubblicitaria.

Tuttavia, stabilire un budget pubblicitario non è un’impresa facile e richiede una pianificazione attenta e una valutazione realistica dei costi e degli obiettivi. In questa sezione, forniremo alcuni consigli utili per stabilire un budget pubblicitario realistico e ad ottimizzarlo per ottenere il massimo ritorno sull’investimento.

Il primo passo per stabilire un budget pubblicitario realistico è quello di analizzare i costi di produzione ed i margini di vendita. Se si vogliono raggiungere 100 vendite con un margine di 10 per ciascuna, allora sappiamo che non possiamo spendere più 1000€. Tuttavia il nostro ragionamento dipende anche dalla natura del prodotto o servizio. Se è un consumabile o un servizio ad abbonamento, fondamentale sarà il cosiddetto Life Time Value ovvero il valore del cliente nel tempo.

In questo modo infatti il nostro budget potrebbe persino aumentare e non limitarsi a quei 10€ per vendita ma sommarsi al margine per le vendite successive.

Se il nostro prodotto invece viene acquistato mediamente una volta nella vita – come una casa per esempio – considerando l’alto margine potrebbe essere fondamentale ammortizzare il costo di acquisizione tramite strategie come porta un amico o, in maniera complementare, essere disposti ad accettare costi di acquisizione cliente molto molto alti mettendo mano alla leva finanziaria.

È necessario considerare anche il pubblico target e la concorrenza, nonché la natura del prodotto o servizio che si intende promuovere. Una volta stabiliti gli obiettivi di marketing, è possibile iniziare a pianificare il budget pubblicitario.

In generale, ci sono quindi due approcci per stabilire un budget pubblicitario: l’approccio basato sulle quote di mercato e l’approccio basato sugli obiettivi di marketing. L’approccio basato sulle quote di mercato prevede di destinare una percentuale del fatturato alla pubblicità, mentre l’approccio basato sugli obiettivi di marketing prevede di stabilire il budget pubblicitario in base agli obiettivi specifici che si vogliono raggiungere. Sinceramente preferisco di gran lunga questo secondo approccio perché un approccio che va all’attacco e non si limita a difendere il proprio orticello.

In entrambi i casi, è importante tenere conto di diversi fattori, come il pubblico target, i canali pubblicitari scelti e le tempistiche. Ad esempio, la pubblicità su canali digitali come Facebook o Google Ads richiede spesso un investimento minimo, ma i costi per ottenere una conversione possono variare in modo significativo a seconda del settore e della concorrenza.

Per questo motivo, è importante monitorare i costi per ottenere una conversione e ottimizzare il budget pubblicitario di conseguenza. Ad esempio, si potrebbe testare diversi messaggi pubblicitari o strategie di targeting per identificare quelle che generano il maggior ritorno sull’investimento. Inoltre, è possibile utilizzare strumenti di analisi e monitoraggio per valutare l’efficacia delle campagne pubblicitarie e apportare le necessarie modifiche.

In Brand Diretto per fare un controllo di gestione puntuale – oltre che definire in maniera causale, un budget che abbia un senso abbiamo creato l’operativo pack che al suo interno contiene un modello di controllo di gestione in excel. Puoi scaricarlo gratuitamente qui.

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Ma come facciamo a sapere se i nostri investimenti ci stanno avvicinando o allontanando dai nostri obiettivi?

Vediamolo nella prossima sezione di questo articolo dedicata all’analisi e alla misurazione dell’efficacia della pubblicità

Affina le tue strategie pubblicitarie: come misurare l’efficacia della tua pubblicità

Nessuna campagna pubblicitaria può essere considerata veramente di successo senza la misurazione dell’efficacia. Se vuoi ottenere il massimo ritorno sull’investimento, devi sapere come monitorare i risultati della tua pubblicità. L’alternativa? affidarsi alla fortuna. Ti consiglio invece di imparare a utilizzare le metriche giuste come il tasso di clic, il tasso di conversione e il tasso di acquisizione per valutare l’efficacia della tua campagna pubblicitaria e assicurarti di vincere la battaglia contro la concorrenza.

Vediamo alcune di queste metriche più importanti

  • Il tasso di clic (CTR o Click Through Rate) è il rapporto tra il numero di clic ricevuti su un annuncio pubblicitario e il numero di volte in cui l’annuncio è stato visualizzato. Vogliamo che questo valore sia il più elevato possibile poiché indica che l’annuncio è stato efficace nel catturare l’attenzione del pubblico e nel generare interesse per il prodotto o servizio promosso.
  • Il tasso di conversione (CR o Conversion Rate) è il rapporto tra il numero di azioni specifiche che si desidera ottenere e il numero di volte in cui l’annuncio è stato visualizzato. Anche questo rapporto vogliamo che sia il più alto possibile. Ad esempio, se si desidera che i visitatori del sito web compiano un acquisto, il tasso di conversione misura quanti di loro effettivamente effettuano un acquisto dopo aver visto l’annuncio.
  • Il tasso di acquisizione è il rapporto tra il costo totale della campagna pubblicitaria e il numero di nuovi clienti acquisiti grazie all’annuncio. Questa metrica è una metrica di Business che ci permette di capire se stiamo andando nella direzione giusta in termini di ottimizzazione e gestione del budget oltre che aiutare a valutare l’efficacia dell’annuncio nel generare nuovi clienti e se il costo dell’annuncio è giustificato dal numero di nuovi clienti acquisiti.

Oltre a queste metriche che sono veramente basilari, è importante monitorare anche altri indicatori, diciamo più soft, come la durata media della sessione sul sito web, la percentuale di nuovi visitatori rispetto ai visitatori abituali e altre più hard come la frequenza di acquisti ripetuti. Insomma i modi per valutare l’efficacia della pubblicità non mancano tuttavia è incredibile come queste metriche vengano scarsamente utilizzate dalla quasi totali delle piccole e medie imprese, per non parlare delle microimprese.

Raccogliere questi dati non basta: per ottimizzare le campagne pubblicitarie future, è importante analizzare attentamente i dati raccolti e apportare eventuali modifiche per migliorare i risultati. Ad esempio, se il tasso di clic è basso, è possibile migliorare il messaggio pubblicitario o modificare il formato dell’annuncio. Se il tasso di conversione è basso, è possibile aggiungere elementi di prova sociale o migliorare l’esperienza utente sul sito web.

Per questo motivo chiuderemo questo articolo con gli ultimi ritrovati pubblicitari ovvero le innovazioni del settore che dovresti sfruttare per ottimizzare i tuoi investimenti pubblicitari.

Come fare pubblicità con le strategie pubblicitarie avanzate: il segreto per ottenere il massimo ROI

La pubblicità non è mai stata così competitiva come oggi, ma le aziende vincenti sanno che per ottenere risultati, bisogna andare oltre le strategie tradizionali. Le strategie pubblicitarie avanzate sono l’arma segreta dei veri campioni del marketing, che utilizzano la pubblicità programmatica, il retargeting, la pubblicità sui social media e l’ottimizzazione dei dati per raggiungere il pubblico target in modo efficace e personalizzato. In questa sezione, imparerai come adottare queste strategie per ottenere il massimo ritorno sull’investimento pubblicitario e superare la concorrenza.

Prima però una doverosa premessa: sai perché ho messo questo paragrafo alla fine di questo articolo? Per contrastare il bias da “bacchetta magica” in cui cadono la maggior parte degli imprenditori che per anni non hanno fatto marketing come si deve e adesso vogliono passare dalla prima marcia alla quinta. Questo sarebbe un grosso errore che ti farebbe rallentare anziché accelerare come dovresti.

Non puoi infatti passare a queste strategie avanzate senza aver prima consolidato i fondamentali. È anche per questo che la mia agenzia si chiama Brand Diretto: in altre parole prima di fare pubblicità dovresti lavorare sul tuo brand e sui fondamentali.

Andiamo adesso alle strategie avanzate come promesso.

Una delle strategie pubblicitarie più avanzate è la pubblicità programmatica (programmatic advertising). Questa tecnologia utilizza algoritmi e apprendimento delle macchine oltre che apprendimento profondo per acquistare e posizionare gli annunci pubblicitari in tempo reale, sulla base del profilo del pubblico target e di altri dati. Grazie alla pubblicità programmatica, gli inserzionisti possono raggiungere il proprio pubblico target in modo più mirato e ottimizzare il proprio budget pubblicitario. Di questo tipo di pubblicità fanno sicuramente parte Performance Max di Google Ads e Meta Advanced + (per quanto riguarda la pubblicità su Facebook) di cui abbiamo parlato spesso in questa rivista.

Un’altra strategia pubblicitaria avanzata è il retargeting ed il remarketing (da non confondere). Queste due tecnologie sfruttano il comportamento dell’utente target precedente e contestuale alla visita del nostro sito o proprietà web. In altre parole consiste nell’indirizzare annunci pubblicitari a coloro che hanno già interagito con il proprio sito web o i propri prodotti o quelli di altri simili al nostro. In questo modo, gli inserzionisti possono raggiungere un pubblico già interessato al proprio brand e aumentare le possibilità di conversione.

Un altra strategia avanzata è l’ottimizzazione delle campagne pubblicitarie in base ai dati. Non è un caso che la figura del data scientist sia una di quelle figure professionali meglio pagate della contemporaneità. Questa tecnica infatti consiste nell’utilizzare i dati raccolti dalle campagne pubblicitarie precedenti per ottimizzare le campagne future e per mettere in leva gli asset. Ad esempio, gli inserzionisti possono utilizzare i dati sulle conversioni per identificare quali annunci pubblicitari funzionano meglio e quale pubblico target è più propenso a convertire. In questo modo, è possibile creare campagne pubblicitarie più efficaci e ottimizzare il proprio budget pubblicitario. Allo stesso modo si possono fare test sul sito mettendo in competizione pagine con piccole differenze che possono portare a risultati diversi. In altre parole il marketing diventa sempre più una materia da “esperimenti” e da “laboratorio”.

Conclusioni

In questo lungo articolo siamo partiti dal parlare di cosa è la pubblicità per comprenderne la natura più profonda, siamo passati al parlare dei canali che sono importantissimi nel nostro piano comunicativo. Abbiamo successivamente parlato del pubblico di riferimento, come segmentarlo e conoscerlo nel profondo quasi meglio di come conosce sé stesso. Abbiamo poi parlato del messaggio, come crearne uno efficace e di come usare il copywriting per farlo. Il budget per fare pubblicità è stato l’argomento che ha seguito la nostra argomentazione fino ad arrivare a definirlo quasi matematicamente. Abbiamo poi visto come capire se questo budget viene investito correttamente e sta portando i risultati attesi e, infine, le strategie più avanzate e moderne da usare per ottimizzare i nostri sforzi come il retargeting, il remarketing, il programmatic advertising o l’analisi dei dati e gli esperimenti.

Adesso tocca a te. Come metterei in pratica questo modello? Come migliorerai il tuo modo di fare pubblicità?

Se vuoi una mano puoi sempre richiedere il nostro audit checkup e ti aiuteremo mettendo in pratica insieme quanto discusso e mostrato nei diversi esempi.

Buon lavoro

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